Neon Tetra (Paracheirodon innesi)
Chiunque abbia visto un gruppo di neon tetra in movimento difficilmente lo dimentica. Piccoli, veloci, luminosi: il loro blu metallico e il rosso acceso sembrano quasi riflessi di una luce artificiale, e invece è la natura che si diverte a stupire. Un banco di neon che attraversa l’acquario, compatto e coordinato, sembra una pennellata viva dentro l’acqua.

Molti acquariofili raccontano che i loro primi pesci colorati siano stati proprio i neon. Economici, resistenti, ma soprattutto spettacolari in branco. Pensare che siano “solo” pesci decorativi sarebbe ingiusto: il Paracheirodon innesi è una piccola finestra aperta sull’Amazzonia, e dietro ogni esemplare c’è un pezzo di foresta e di fiume.
Origine e habitat naturale
Il neon tetra arriva dall’Amazzonia, tra Perù, Brasile e Colombia. Non ama i corsi d’acqua impetuosi: lo si trova nei ruscelli laterali, nei tratti più calmi e ombreggiati. Lì l’acqua diventa quasi color tè, per via delle foglie cadute che rilasciano tannini. Sono ambienti in cui la luce è scarsa e i riflessi blu dei neon servono più che altro a non perdersi di vista.
Chi li ha osservati sul posto descrive una scena ipnotica: centinaia di piccoli corpi che lampeggiano all’unisono, come una scia pulsante che attraversa il buio. Non è difficile immaginare perché abbiano tanto bisogno del branco. E come ricorda FishBase, sebbene oggi milioni di esemplari provengano dagli allevamenti, in alcune zone la raccolta in natura è ancora pratica comune.
Colori e morfologia
Misura pochi centimetri, raramente oltre i 3,5, eppure ha un impatto incredibile. La linea blu brillante e la macchia rossa sul peduncolo caudale bastano per renderlo riconoscibile a colpo d’occhio. In un acquario ben illuminato sembra davvero un piccolo led in movimento.
Molti li confondono con i pesci cardinali (Paracheirodon axelrodi), che hanno la striscia rossa più lunga. Nel neon, infatti, quella fascia rossa si ferma a metà corpo. Come sottolinea SeriouslyFish, il colore non è sempre acceso: la notte tende a sbiadire, così come in caso di forte stress.
Parametri tecnici consigliati
| Parametro | Valore consigliato |
|---|---|
| Dimensioni adulte | 3–3,5 cm |
| Temperatura | 22–26 °C |
| pH | 5.5 – 7.0 |
| KH | 1 – 6 |
| GH | 1 – 8 |
| Litri minimi | 80 litri per un gruppo di almeno 10 esemplari |
Vita di branco e comportamento
Un neon solo non funziona: resta nascosto, si muove male, perde i colori. In gruppo invece cambia completamente atteggiamento. Dieci, quindici esemplari insieme diventano un piccolo stormo acquatico. Nuotano come se avessero un’unica mente, cambiano direzione di colpo e illuminano la vasca in modo spettacolare.
Sono pesci pacifici, perfetti per acquari comunitari. Stanno bene con i Corydoras panda (Corydoras panda) o con i guppy. Ma se li si abbina a compagni troppo grandi, le cose si complicano: uno scalare adulto, ad esempio, difficilmente li ignora e spesso li considera cibo.
Riproduzione
Riprodurre i neon tetra non è facile. Le uova vengono deposte tra le piante e spesso finiscono divorate dai genitori. Per riuscirci servono vasche dedicate, acqua tenera e acida, luce molto bassa. Gli avannotti, appena nati, sono quasi invisibili e hanno bisogno di cibo microscopico.
Per questo motivo la riproduzione domestica resta rara. La maggior parte dei neon sul mercato viene da allevamenti professionali, che riescono a replicare le condizioni ideali su larga scala.
Alimentazione
In natura i neon tetra si nutrono di piccoli insetti, larve e microcrostacei. In acquario accettano scaglie e microgranuli, ma per mantenerli sani conviene integrare con cibo vivo o congelato: artemia, dafnie, larve di zanzara. Questo rende i colori più brillanti e rafforza le difese.
Meglio distribuire il cibo più volte al giorno in piccole dosi, imitando il loro comportamento naturale di continua ricerca di micro-prede.
Compatibilità con altre specie
I neon tetra sono pacifici e socievoli. Condividono bene la vasca con altri piccoli caracidi, con ciprinidi tranquilli e con pesci da fondo come Otocinclus e Ancistrus. Amano acquari piantumati, con radici e zone d’ombra.
Da evitare invece la convivenza con barbi turbolenti, ciclidi territoriali o scalari adulti, che li vedono come prede.
Stato di conservazione IUCN
La IUCN Red List li indica come specie a rischio minimo (Least Concern). Non significa che tutto sia perfetto: in alcune aree dell’Amazzonia il prelievo rimane alto e potrebbe creare squilibri. Gli allevamenti hanno ridotto di molto la pressione, ma resta fondamentale un monitoraggio costante.
Domande frequenti
Quanti neon tetra tenere?
Almeno dieci, meglio quindici o più. In gruppi piccoli non mostrano il comportamento di branco.
Quanto vivono?
Con buone cure 4–5 anni, a volte un po’ di più.
Differenza con i cardinali?
La banda rossa: nei neon si ferma a metà, nei cardinali attraversa tutto il corpo.
Possono convivere con i guppy?
Sì. I guppy restano nella parte alta della vasca, i neon occupano il centro, creando un equilibrio visivo molto gradevole.

Perché restano così amati
Il Paracheirodon innesi non è solo un piccolo pesce colorato. È un simbolo dell’acquariofilia, una creatura capace di dare vita e movimento anche alla vasca più semplice. Economico, accessibile, ma mai banale: il neon tetra ricorda che la bellezza può stare anche in pochi centimetri di corpo che brillano sotto la luce dell’acquario.
